Il Fattore Età: La fertilità della donna declina costantemente
dopo aver raggiunto il picco massimo tra i 20 e i 25 anni. Da 25 a 35 anni la fertilità
media della donna si riduce della metà. Dai 40 anni in poi la
percentuale di fertilità media è il 20% di quella riscontrata a 25 anni. La caduta verso
il basso continua sino a raggiungere livelli non significativi dall’età
di 45 anni in poi. Sono sicuro che avrete sentito parlare
dell’orologio biologico e sapete che la fertilità declina con l’età, comunque credo che
sarete rimasti sorpresi dalle percentuali di riduzione descritte sopra. Il
“fattore età” è il fattore singolo più importante con cui abbiamo a che fare, ma ancora
una maggioranza della popolazione, e purtroppo anche alcuni medici, non
ne sono pienamente consapevoli.
Disfunzioni ovulatorie: Un palloncino ripieno di liquido chiamato
follicolo cresce ogni mese nell’ovaio nelle prime due settimane del ciclo mestruale della donna. L’Ormone
Follicolo Stimolante (FSH) rilasciato dalla ghiandola
pituitaria è colui che induce il follicolo a crescere e sottopone l’uovo alla
iniziale maturazione. Al momento giusto la pituitaria produce una grande quantità
di un altro ormone, Ormone Luteinizzante (LH), che attraverso il suo picco
induce la maturazione finale dell’uovo ed un graduale assottigliamento della
parete del
follicolo così che la rottura può avvenire circa 40 ore più tardi. Con
rare eccezioni in un ciclo naturale un solo follicolo e quindi un solo uovo
è prodotto ogni mese. Dopo il rilascio dell’uovo, il follicolo diventa
corpo luteo che secerne progesterone il quale aiuta l’utero a prepararsi
per il successivo impianto dell’embrione. Un follicolo anormale di solito
produrrà dopo l’ovulazione un corpo luteo di cattiva qualità e ciò può
influire negativamente sulla capacità dell’embrione di impiantarsi in utero.
Disfunzioni spermatiche: In circa il 30% delle coppie una riduzione del numero degli
spermatozoi o della loro funzionalità è il fattore principale
coinvolto nella loro infertilità. Per un altro 30% è un fattore contribuente. Le
abitudini di vita di alcuni uomini possono ridurre la loro produzione di sperma;
esposizione al fumo (sigarette, marijuana, smog) abuso di alcool,
radiofrequenze, pesticidi e stress sono direttamente collegati alla riduzione del numero degli
spermatozoi e della loro motilità. In molti uomini tuttavia non è
possibile riconoscere cause di riduzione della loro fertilità.
Anormalità delle tube di Falloppio: Le tube di Falloppio devono raccogliere l’uovo
appena prodotto e allo stesso tempo devono assistere lo sperma che arriva
nuotando dalla direzione opposta così che possano incontrarsi. La tuba di
Falloppio è pertanto molto più di un semplice condotto, è un organo molto delicato ripieno
di un liquido nutriente sia per l’ uovo che per gli spermatozoi. Se le
tube sono ostruite o se il tessuto altamente specializzato che produce il liquido
nutriente è danneggiato da infezioni, il concepimento non avverrà.
Endometriosi: Questa è una condizione dove alcune delle
cellule della parete interna dell’utero (endometrio) si impiantano sulle
ovaie, sull’utero o in atre zone della pelvi. In queste zone cresceranno nel corso dei
mesi e degli anni piccole aree di endometrio che possono rimanere tali o
successivamente produrre localmente un piccolo flusso mestruale dando origine a
delle formazioni saccate che contengono sangue mestruale chiamate cisti
endometriosiche. L’ 1-10% di donne fertili apparentemente normali sono
affette da endometriosi, mentre il 20-40% di donne infertili è affetta da
endometriosi. Pertanto l’endometriosi è chiaramente associata con l’infertilità. Recenti
studi, sotto forma di tre ricerche cliniche ben controllate, hanno
dimostrato che rimuovendo semplicemente le aree endometriosiche la
fertilità non aumenta. Dopo diagnosi laparoscopica le percentuali di gravidanza
erano le stesse in donne non trattate rispetto a quelle che si erano sottoposte ad
escissione laser, chirurgica, cauterizzazione o a terapia medica!
Fattori uterini: Nella maggior parte delle donne l’utero mantiene
la sua fertilità potenziale per molti anni dopo la post-menopausa. Questo è
stato ampiamente dimostrato negli anni recenti dalle donne che hanno
partorito all’età di 50 ed anche 60 anni dopo un programma di ovodonazione. Tuttavia
problemi uterini possono sviluppare in una minoranza di donne (<2%).
Il più comune di questi problemi sono i fibromi, numerosi, grandi o
strategicamente collocati. I fibromi o leiomiomi sono tumori benigni della parete
muscolare e sono abbastanza comuni; sono presenti in oltre il 40% delle
donne che hanno compiuto i 50 anni. Fortunatamente soltanto in una piccola
percentuale essi influenzano la fertilità.
Aborti ripetuti: Molte coppie non hanno difficoltà ad ottenere la
gravidanza ma vanno incontro ad aborti ripetuti, quasi sempre nelle prime 12
settimane. Sono state chiaramente evidenziate cause che determinano
gli aborti ripetuti tra cui; problemi cromosomici, tessuto cicatriziale
all’interno dell’utero, alcuni tipi di infezione, squilibri ormonali e anormalità nei
fattori della coagulazione del sangue.